15 ottobre 2016

Solcando l'Atlantico, poesia con sapori di cielo

Visitati i monumenti religiosi Maia dello Yukatan, dove si repira il grandioso e il pauroso, l'immanente e il trascendente, il terreno e l'astronomico, e la sacrificalità come riscatto e protezione, ho messo a punto alcuni versi; di notte in momenti di insonnia.... e li ho limati a Denver, in faccia alle Montagne rocciose, ancora di notte. Finii per completarli volando da Chicago a Roma, rigustando la Rivelazione ebraico-cristiana,  ancora più di notte... coniugando il buio dell'uomo con la ricerca di uno  splendore divino; quello della Trinità. Ma a Roma lo si vive ?


UN OLTRE CHE SI CHIAMA AMORE


Sopra un Atlantico, oceano che abbraccia
tre Continenti così originali
di fratelli così diversi e simili,
piccolo, in volo, sto pur io pensando
con nuvole di dubbi, a una sferetta
tra milioni di stelle e di pianeti
ch'è questa terra.
Qui ci sta pure l'uomo trafelato
per mille affanni e ancora poco sa
d'una sua identità e d'un suo destino
ben oltre un Universo, che un Creatore
-lo si ritenga o no - sovrasta e domina.

Osservo l'aviogetto quasi immobile
nell'agile sua corsa a mille all'ora
e in me riaffiora
quell'ultimo atterraggio
da cui ciascuno avverte
quanto non può - lo voglia o no - sottrarsi.
L'intelligenza sa volare altissima
con sue tecnologie e filosofie
ma inquieto è il cuore e soffre turbolenze
meglio intuendo mentre si solca il cielo
la sete eternamente insoddisfatta,
d'una pienezza di felicità.

La vita è tutto e solo aspirazioni
errate e giuste, pubbliche e segrete
che come urgenza d'ogni civiltà
sbocciano in religioni, e templi e riti
sottintendendo fascino e paura
d'un Invisibile di cui temere,
scongiuro e supplica di protezione
contro malvagità, pazzie e dolori.
Ma c'è chi, mistico, sbaraglia i limiti
d'ogni pur saggio aggiustamento umano
e, con ben altri voli, atterra al cuore
di un Trascendente che si chiama Amore. ….


Nessun commento: